di Leonardo da Vinci 1478*-2004**    
modello digitale
 
modello 3d.
 
Premessa
   
 

Premessa

L’utilizzo delle tecnologie informatiche ha rappresentato il fattore innovativo fondamentale nel progetto di costruzione del corretto modello funzionante della cosiddetta "automobile" di Leonardo.
Tutte le fasi lavoro, svoltesi in un dialogo costante tra lo Studioddm di Milano e l'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, sono state infatti effettuate col sussidio del calcolatore. Prendendo avvio dai risultati della ricerca di Carlo Pedretti (1975 e 1996) e M. Rosheim (2001), si è proceduto a una nuova analisi approfondita del f. CA 812r. Tale analisi ha consentito di mettere a fuoco tutti gli elementi raffigurati nel disegno, assegnando ad ognuno di essi una specifica funzione. Dall’analisi è risultato confermato che il progetto di Leonardo rappresenta un veicolo semovente la cui direzione di movimento può essere programmata. La modellazione tridimensionale sintetica e analitica ha permesso inoltre di testare in tempo reale il passo della dentatura degli ingranaggi, i diametri delle ruote, i sistemi meccanici e le loro linee di azione, i sistemi di trasmissione e di regolazione del moto. Attraverso l'analisi e la modellazione digitale dei singoli meccanismi ed il loro progressivo assemblaggio, il carro è venuto assumendo esattamente la forma delineata da Leonardo, mentre i suoi componenti hanno iniziato ad interagire virtualmente tra loro in maniera corretta.
A questo punto, si è proceduto alla costruzione di un modello digitale interattivo, nel quale i rapporti dimensionali dei diversi componenti potevano essere testati dinamicamente in modo da verificarne il corretto funzionamento. Completato il modello digitale dinamico, l’attendibilità della ricostruzione virtuale è stata ulteriormente verificata attraverso un prototipo in legno realizzato a Milano, sulla base dei dati e delle dimensioni direttamente derivati dal modello digitale. E’ stato motivo di grande soddisfazione ed emozione vedere che il prototipo funzionava al primo tentativo.
Mentre Opera Laboratori Fiorentini iniziava a Firenze la costruzione dei tre modelli, uno dei quali di notevoli dimensioni, sulla base dei disegni tecnici esecutivi derivati dalla modellizzazione digitale, a Milano si procedeva ad affinare il modello interattivo, scomponendolo nei suoi molteplici elementi meccanici, al fine di predisporre un tool interattivo che rendesse comprensibile anche al pubblico non specialistico la complessa struttura del carro di Leonardo. Una delle novità principali del modello digitale interattivo consiste nel fatto che, mentre i meccanismi compiono i loro cicli, le ruote girano e i motori scaricano la forza delle molle motrici, l’utente può osservare i diversi dispositivi del carro da molteplici punti di vista, selezionando, per osservarne il funzionamento, l'angolo visuale più vantaggioso.