di Leonardo da Vinci 1478*-2004**    
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Guido Semenza (1928)
 

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Seguendo il suggerimento avanzato nel 1905 da Girolamo Calvi, che aveva sottolineato l'interesse dei fogli 812r (296va) e 17v (4va) del Codice Atlantico, l'Ing. Guido Semenza è stato il primo autore a proporre di identificare in quei disegni il progetto della cosiddetta " automobile" di Leonardo, in un saggio (L'automobile di Leonardo), pubblicato in "Archeion", nel 1928.
Semenza sostenne che il disegno tracciato nel CA f. 812r, integrato dallo schizzo al f.17v, si prestava ad una duplice interpretazione: un "carrello che, trascinato, debba trasmettere un movimento rotativo alle ruote dentate (come sarebbe il caso di un conta miglia o di un dispositivo per tendere molle)"; oppure, "un'automobile mossa da molle" a balestra, quali quelle che si osservano nella parte superiore del disegno di Leonardo del CA 812r. Con molte esitazioni, e mantenendo il beneficio del dubbio, Semenza concludeva a favore dell'ipotesi dell'"automobile" (pur ammettendo che avrebbe potuto avanzare solo per pochi metri), nella quale riconobbe il prototipo di un dispositivo particolarmente raffinato, il moderno differenziale, che avrebbe permesso alle due ruote solidali del carro di girare in curva con velocità diversa, in modo da evitare strisciamenti. Leonardo avrebbe pertanto anticipato di alcuni secoli l'invenzione del differenziale da parte del Pacquer nel 1835.
Semenza riconosceva che nel disegno del f. 812r mancava l'indispensabile collegamento tra le molle motrici a balestra e le due ruote dentate orizzontali, in modo da garantire la trazione alle ruote del carro. Ipotizzava, infine, che le due "misteriose" rotelle angolari a pioli schizzate alle estremità inferiori del sopraccitato disegno costituissero, nell'intenzione di Leonardo, un dispositivo di scappamento applicato al "sistema di comando delle ruote", destinato quindi "a moderare la velocità di distensione delle molle".