Allievo
di Benedetto Castelli (1578-1643) a Roma, fu un fondamentale punto di riferimento
romano per le vicende della Scuola Galileiana. Fu nominato Cardinale nel
1681. Intrattenne intensi rapporti prima con Torricelli (1608-1647), successivamente
con Viviani
e Leopoldo
de' Medici, partecipando anche attivamente, seppure per via epistolare,
all'attività dell'Accademia del Cimento. Intervenne ripetutamente
per scongiurare i minacciati interventi censori delle autorità ecclesiastiche
nei confronti di rappresentanti delle nuove idee scientifiche. Fu fine matematico,
come mostrano l'unica opera che pubblicò a Roma nel 1666, la Geometrica
exercitatio [Esercitazione geometrica] e l'intenso scambio epistolare
con Torricelli. Ricci ebbe un ruolo rilevante nel dibattito teorico e sperimentale
che precedette e accompagnò la scoperta torricelliana della pressione
dell'aria. Oltre ad aver partecipato ad alcune prove sperimentali compiute
a Roma da Gasparo Berti (1600 ca.-1643), egli è il destinatario degli
unici due documenti (le lettere dell'11 e del 28 giugno 1644) in cui Torricelli
descrive il suo esperimento
barometrico, spiegando il ruolo della pressione dell'aria quale causa
della sospensione del mercurio nel tubo. |