Gli interessi tecnici di Giuliano da Sangallo, che fu impegnato piu volte come ingegnere militare e idraulico, sono testimoniati dal Codice Barberiniano della Biblioteca Vaticana e dal suo Taccuino senese. Queste raccolte, elaborate a partire dal 1465, contengono numerosi disegni di macchine di vario tipo, molte delle quali sono tratte dai codici di Francesco di Giorgio. Fra queste spiccano i dispositivi per spostare obelischi e piramidi.
Anche il nipote di Giuliano, Antonio da Sangallo il Giovane, fu un tecnico operoso e di successo. Egli ebbe certamente accesso ai manoscritti elaborati dagli ingegneri senesi: un gruppo di suoi disegni raffigura macchine derivate da Francesco di Giorgio o dal Taccola.
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