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Cronologia

ritratto di galileo

 

1564

Galileo nasce a Pisa.

 

1569

Inizia a Pisa gli studi elementari.

 

1574

Si trasferisce a Firenze, dove è seguito da un maestro privato.

 

1575

Continua gli studi presso i monaci vallombrosani, accedendo probabilmente al noviziato.

 

1577

Osserva per la prima volta una cometa.

 

1578

Il padre lo porta via prima del termine del corso di studi.

 

1580

Si iscrive all'Università di Pisa.

 

1583

Osserva per la prima volta le oscillazioni del pendolo.
Compie i primi studi geometrici sotto la guida di Ostilio Ricci.

 

1585

Abbandona l'Università di Pisa e rientra a Firenze.
Scrive, ma non pubblica, i Theoremata circa centrum gravitatis solidorum.

 

1586

Scrive, ma non pubblica, La bilancetta.

 

1587

Si reca a Roma per la prima volta, dove probabilmente conosce il gesuita tedesco Cristoforo Clavio, professore di matematica presso il Collegio romano.

 

1587-1588

Tiene all'Accademia fiorentina due lezioni Circa il sito, la grandezza e la figura dell'Inferno di Dante.

 

1589

Ottiene la cattedra di matematica allo Studio di Pisa.
Scrive il Capitolo contro il portar la toga.
Viaggia attraverso la Toscana e la Liguria a seguito dell'amico Giovambattista Ricasoli.

 

1589-1592

Appartengono a questo periodo i primi scritti galileiani sul moto, conosciuti come De motu antiquiora.

 

1590

Secondo Vincenzo Viviani Galileo Compie numerosi esperimenti di caduta dei gravi dalla Torre di Pisa.
Depone al processo per l'eredità di Giovambattista Ricasoli, il cui testamento era stato impugnato.

 

1591

Muore Vincenzo Galilei, padre di Galileo, e viene sepolto in Santa Croce a Firenze.

 

1592

Galileo depone a un secondo processo per l'eredità di Giovambattista Ricasoli.
Lascia Pisa per salire alla cattedra di matematica dello Studio di Padova.

 

1593

Per conto dell'Arsenale di Venezia studia la più efficace sistemazione dei remi sulle navi.
Scrive, ma non pubblica, una Breve istruzione all'architettura militare.

 

1594

Ottiene dal Senato di Venezia il privilegio di invenzione di una macchina per sollevare l'acqua.
Scrive Le mecaniche.

 

1597

Costruisce il compasso geometrico e militare.
Scrive ad uso didattico il Trattato della sfera, ovvero cosmografia.
Due lettere, al Mazzoni e a Keplero, contengono le prime dichiarazioni di Galileo in favore del sistema copernicano.

 

1599

Galileo assume Marcantonio Mazzoleni e gli allestisce in casa un laboratorio di strumenti.
Partecipa alla fondazione dell'Accademia dei Ricovrati di Padova.

 

1600

Tycho Brahe cerca senza successo di stabilire un contatto epistolare con Galileo.
Nasce Virginia, la figlia maggiore di Galileo e Marina Gamba.

 

1601

Nasce Livia, seconda figlia di Galileo e Marina Gamba.

1602

Formula per la prima volta il principio dell'isocronismo del pendolo.

 

1602-1608

Studia le proprietà delle calamite e la loro "armatura" in ferro per variare la posizione dei poli.

 

1604

Vincenzo Gonzaga, Duca di Mantova vuole assumere Galileo come matematico di Corte, ma lui non accetta.
Galileo è formalmente denunciato come eretico, insieme a Cesare Cremonini, al Tribunale dell'Inquisizione di Padova, in quanto astrologo, cattolico non praticante e legato ad una donna fuori dai vincoli religiosi, ma la denuncia non ha seguito.
Compare una supernova nella costellazione di Ofiuco e Galileo ne fa l'oggetto di tre lezioni straordinarie tenute all'Università di Padova.
In una lettera a Paolo Sarpi enuncia per la prima volta la proporzione sussistente tra gli spazi e i quadrati dei tempi nel moto naturalmente accelerato.

 

1605

Collabora alla stesura del Dialogo de Cecco di Ronchitti da Bruzene in perpuosito della stella nuova scritto da Girolamo Spinelli.
Comincia a insegnare matematica al principe Cosimo de' Medici, futuro Granduca di Toscana.
Entra a far parte dell'Accademia della Crusca.

 

1606

 

Scrive Le operazioni del compasso geometrico e militare.
Nasce Vincenzo, terzo figlio di Galileo e Marina Gamba.

 

1607

Galileo denuncia ai Riformatori dello Studio di Padova Baldassarre Capra, che aveva plagiato il suo scritto sul compasso geometrico e militare, e vince la causa.
Scrive la Difesa contro alle calunnie et imposture di Baldesar Capra.

 

1608

Il Granduca di Toscana acquista da Giovanfrancesco Sagredo un calamita molto potente e Galileo è mediatore nell'affare.

 

1609

Studia il moto dei proietti e in una lettera a don Antonio de' Medici formula per la prima volta il principio secondo cui nei tiri di artiglieria fatti alla medesima altezza, qualsivoglia sia la forza impressa al proietto, questi si muoverà verso terra con velocità identica.
Costruisce il suo primo cannocchiale e inizia le osservazioni dei corpi celesti.

 

1610

Osserva la superficie lunare che gli si dimostra aspra e non liscia come comunemente creduto.
Scopre i quattro satelliti orbitanti intorno Giove e dà loro il nome di Stelle Medicee in onore della casata Medici.
Pubblica il Sidereus nuncius.
Osserva Saturno, ma non riesce a distinguerne l'anello e lo ritiene un pianeta tricorporeo.
Osserva per la prima volta le macchie solari.
Viene chiamato a Firenze come Primario Matematico e Filosofo del Granduca di Toscana.

 

1611

Compie il suo secondo viaggio a Roma per presentare al Collegio Romano le proprie scoperte.
Entra a far parte dell'Accademia del Lincei.
L'aristotelico Lodovico delle Colombe scrive un libro Contro il moto della terra e dà il via alle prese di posizione pubbliche contro il copernicanesimo di Galileo.

 

1612

Galileo Pubblica il Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono contro le posizioni degli aristotelici fiorentini.

 

1613

Stampa una Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e loro accidenti in polemica col gesuita Christoph Scheiner
Scrive, ma non pubblica, una Lettera Benedetto Castelli.

 

1614

Virginia e Livia Galilei, le due figlie femmine di Galileo, entrano nel Convento di San Matteo in Arcetri.
Tommaso Caccini, durante il sermone per la quarta domenica dell'Avvento pronunciato in Santa Maria Novella, si scaglia violentemente contro Galileo e le teorie copernicane.

 

1615

Galileo scrive, ma non pubblica, due lettere a monsignor Piero Dini in difesa del sistema copernicano.
Scrive, ma non pubblica, una Lettera a Cristina di Lorena.
Niccolò Lorini denuncia Galileo inviando una lettera alla Congregazione dell'Indice e Tommaso Caccini depone contro di lui di fronte al Sant'Uffizio.
Galileo compie un terzo viaggio a Roma per difendersi dalle accuse che gli vengono mosse.

 

1616

Al termine di un processo la teoria copernicana è censurata e Galileo ammonito ufficialmente dal cardinale Bellarmino.
Galileo scrive, ma non pubblica, un Discorso sul flusso e reflusso del mare.

 

1617

Galileo compie nel porto di Livorno esperimenti con il celatone, un dispositivo concepito per utilizzare il cannocchiale su una nave anche in presenza di mare mosso.
Si ritira nella villa di Bellosguardo.
Tre comete appaiono a poco tempo di distanza l'una dall'altra.
Il gesuita Orazio Grassi scrive una De tribus cometis anni MDCXVIII disputatio astronomica.
Galileo risponde insieme a Mario Guiducci con un Discorso sulle comete.
Orazio Grassi replica a sua volta con la Libra astronomica ac philosophica.
Muore Giulia Ammannati, madre di Galileo, e viene sepolta a Firenze nella chiesa del Carmine.
Escono a Parigi i Poemata di Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII, che comprendono anche l'Adulatio perniciosa, una lirica scritta in lode delle osservazioni telescopiche di Galileo.
Galileo è eletto Console dell'Accademia fiorentina, carica che deterrà per due anni.

 

1622

Esce a Francoforte l'Apologia pro Galileo di Tommaso Campanella, scritta fra il 1615 e il 1616 in occasione del processo contro Galileo e le teorie copernicane, ma pubblicata vari anni dopo.

 

1623

Maffeo Barberini sale al soglio pontificio col nome di Urbano VIII.
Galileo stampa Il saggiatore contro la Libra del Grassi.

 

1624

Galileo compie il quarto viaggio a Roma, dove incontra papa Urbano VIII per ben sei volte.
Nel corso di una riunione romana, Galileo mostra ai presenti l'ingrandimento di una mosca con l'aiuto di lenti. In seguito ne invia un esemplare a Federico Cesi chiamandolo «occhialino per veder da vicino le cose minime».
In una lettera a Francesco Ingoli, giurista e Segretario della Congregazione di Propaganda Fide, Galileo difende il sistema copernicano e il moto della Terra anticipando varie argomentazioni che saranno successivamente sviluppate nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

 

1625

In una lettera a Federico Cesi l'accademico linceo Johann Faber chiama per la prima volta microscopio il «novo ochiale di veder le cose minute»: «...li Lyncei, sì come hano dato il nome al primo, telescopio, così hanno voluto dare il nome conveniente a questo ancora, et meritatamente, perché sono stati li primi qui a Roma che l'hanno avuto».

 

1626

Orazio Grassi pubblica una Ratio ponderum librae et simbellae dove contesta Il saggiatore di Galileo anche sul piano teologico.

 

1628

Galileo è accusato dal Collegio degli inquisitori di «mettere in dubbio» il dogma cattolico dell'eucaristia, sostenendo nel Saggiatore la teoria atomista e negando così la trasformazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo. L'atto di accusa, discusso dal Collegio degli inquisitori, è archiviato in seguito al parere determinante del cardinale Francesco Barberini, nipote di Papa Urbano VIII.
Galileo ottiene dal Granduca Ferdinando II de' Medici la cittadinanza fiorentina.

 

1629

Vincenzo Galilei, figlio di Galileo, sposa Sestilia Bocchineri. Il 5 dicembre Galileo diventa nonno: i due hanno infatti un bambino, cui viene dato il nome di Galileo.
La famiglia Galilei acquista a Firenze una casa in Costa San Giorgio.

 

1630

Galileo si reca a Roma per la quinta volta, dove incontra nuovamente papa Urbano VIII che gli dimostra gran benevolenza.
Esce la Rosa Ursina di Christoph Scheiner, che contiene attacchi pesantissimi contro Galileo.
Muore a Roma Federico Cesi, fondatore dell'Accademia dei Lincei.

 

1631

Col titolo di Scrittura sopra il fiume Bisenzio, Galileo firma una perizia su due divergenti proposte in merito alla sistemazione del corso del fiume per evitarne le frequenti tracimazioni.
Galileo invia al Granduca un parere riguardo alla proposta del pittore e architetto Sigismondo Coccapani di ridurre il fiume Arno in canale. Insufficienti i dettagli del progetto, Galileo può formulare una valutazione solo dopo averne ascoltato l'autore.
Il padre domenicano Niccolò Riccardi, Maestro del Sacro Palazzo, rimette all'Inquisitore fiorentino Clemente Egidi la scelta di concedere o non concedere il permesso di pubblicazione al Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. L'autorizzazione alla pubblicazione viene concessa.
Galileo affitta la villa 'Il Gioiello' al Pian de' Giullari e vi si trasferisce.

 

1632

Galileo pubblica il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.
Galileo riceve dall'Inquisitore fiorentino l'ingiunzione di presentarsi a Roma per essere ascoltato in merito al contenuto del Dialogo, ma in pessime condizioni di salute, rimanda il viaggio finché gli è possibile.

 

1633

Galileo si reca a Roma per la sesta volta. Viene istruito contro di lui un processo, al termine del quale è condannato all'abiura delle sue teorie scientifiche.
Galileo pronuncia l'abiura davanti al Tribunale del Sant'Uffizio.
Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo è messo all'Indice.
Galileo ottiene il permesso di lasciare Roma e torna a Firenze passando per Siena, dove risiede nel Palazzo dell'Arcivescovo Ascanio Piccolomini e comincia a stendere i Discorsi e dimostrazioni intorno a due nuove scienze.

 

1634

Muore nel Convento di Arcetri Virginia Galilei, la figlia prediletta di Galileo.

 

1635

Il principe Mattias de' Medici parte per la Germania portando una copia delle prime due giornate dei Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze, con l'intenzione di farle stampare. Il principe, tuttavia, non riuscirà a farle pubblicare.

 

1636

Galileo propone agli Stati Generali delle Province Unite dei Paesi Bassi un suo metodo - già in passato offerto al governo spagnolo - per calcolare la longitudine in mare attraverso le osservazioni dei satelliti di Giove.

 

1637

Compone le Operazioni astronomiche, «un catalogo delle più importanti operazioni astronomiche».

 

1638

Galileo ottiene finalmente il permesso, più volte richiesto e fin qui rifiutato, di trasferirsi nella casa fiorentina di Costa San Giorgio per curarsi, visto lo stato sempre più precario della sua salute. Nel giro di poco tempo perderà completamente la vista.
In una lettera al nobile Alfonso Antonini Galileo riferisce i risultati dei suoi studi riguardo alla librazione lunare.
Vengono stampati a Leida i Discorsi e dimostrazioni intorno a due nuove scienze.

 

1639

Galileo accoglie presso di sé nella villa di Arcetri il giovanissimo Vincenzo Viviani, dietro raccomandazione del Granduca Ferdinando II de' Medici.

 

1640

Contro il Litheosphorus di Fortunio Liceti scrive la Lettera sopra il candor lunare.

 

1641

Galileo accoglie in casa propria ad Arcetri Evangelista Torricelli, e lo terrà con sé fino alla morte.

 

1642

In appendice al suo De lunae subobscura luce Fortunio Liceti pubblica la lettera di Galileo sul candor lunare.
Galileo muore nella Villa di Arcetri. Vincenzo Viviani, nel suo Racconto istorico della vita di Galileo Galilei, così ne descrive gli ultimi istanti di vita: «Sopragiunto da lentissima febbre e da palpitazione di quore, dopo due mesi di malattia che a poco a poco gli consumava gli spiriti, il mercoledì dell'8 di Gennaio del 1641 ab Incarnatione [1642], a hore quattro di notte, in età di settantasette anni, mesi dieci e giorni venti, con filosofica e cristiana constanza rese l'anima al suo Creatore, inviandosi questa, per quanto creder ne giova, a godere e rimirar più d'appresso quelle eterne et immutabili maraviglie, che per mezzo di fragile artifizio con tanta avidità et impazienza ella aveva procurato di avvicinare agl'occhi di noi mortali».
La salma di Galileo è deposta nella Basilica di Santa Croce, in una piccola stanza attigua alla Cappella dei Santi Cosma e Damiano. Il progetto di un sepolcro monumentale per un uomo condannato dalla Chiesa per «veemente sospetto di eresia» incontra le ostilità delle autorità ecclesiastiche che dissuadono il Granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici.

 

1656

Viene pubblicata a Bologna dal libraio Carlo Manolessi la prima edizione completa delle opere di Galileo (escluso il Dialogo sui massimi sistemi, ancora incluso nell'Indice dei libri proibiti).

 

1657

Viene fondata, auspici il principe Leopoldo de' Medici e il Granduca Ferdinando II, l'Accademia del Cimento con il compito di rilanciare l'eredità scientifica di Galileo. Il programma sperimentale viene presentato come il logico sviluppo della lezione galileiana.

 

1667

Con la pubblicazione dei Saggi di naturali esperienze, curati dal segretario Lorenzo Magalotti, si conclude dopo dieci anni, non senza polemiche interne, l'attività sperimentale dell'Accademia del Cimento.

 

1690

Vincenzo Viviani fa erigere la Casa dei Cartelloni e ne pensa la facciata come un omaggio perenne alla memoria del maestro.

 

1737

Viene inaugurato nella Basilica di Santa Croce il sepolcro monumentale nel quale sono traslati i resti mortali di Galileo e di Vincenzo Viviani.

 

1757

Il Pontefice Benedetto XIV toglie dall'Indice dei libri proibiti alcune pubblicazioni che sostengono l'ipotesi copernicana della mobilità della Terra. Restano nell'Indice, tuttavia, il De revolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico e il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo.

 

1835

Vengono esclusi dall'Indice dei libri proibiti il De revolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico (1473-1543) e il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo.

 

1841

In occasione del Terzo Congresso degli Scienziati Italiani, svoltosi a Firenze, viene inaugurato all'interno del Museo di fisica e di storia naturale un edificio monumentale denominato "Tribuna di Galileo".

 

1890

Antonio Favaro inizia l'edizione nazionale delle Opere di Galileo Galilei. L'imponente lavoro, in 20 volumi e 21 tomi, sarà portato a compimento nel 1909.

 

1909

Antonio Favaro termina l'edizione nazionale delle Opere di Galileo Galilei, iniziata diciannove anni prima.

 

1927

Viene fondato a Firenze il Museo di Storia della Scienza. In esso sono tuttora conservati i preziosi strumenti originali di Galileo (tra i quali gli unici due cannocchiali pervenutici tra quelli costruiti personalmente dallo scienziato pisano), alcuni cimeli e numerosi modelli sette e ottocenteschi che illustrano le fondamentali ricerche galileiane di meccanica.

 

1979

Papa Giovanni Paolo II, in un discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze in occasione del centenario della nascita di Albert Einstein, dichiara che Galileo «ebbe molto a soffrire - non possiamo nasconderlo - da parte di uomini e organismi di Chiesa».

 

1992

Papa Giovanni Paolo II, in un discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze, dichiara che appartiene ormai al passato il doloroso malinteso sulla presunta opposizione tra scienza e fede. «Così la scienza nuova, con i suoi metodi e la libertà di ricerca che essi suppongono, obbligava i teologi ad interrogarsi sul loro criterio di interpretazione della Scrittura. La maggior parte non seppe farlo. Paradossalmente, Galileo, sincero credente, si mostrò su questo punto più perspicace dei suoi avversari teologi».

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Scheda a cura di Sara Bonechi

Data aggiornamento 22/feb/2008