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Archivio di Stato di Massa

L'Archivio di Stato di Massa, istituito nel 1887, è ricco di numerosi nuclei archivistici che consentono di ricostruire la storia del territorio dal secolo XIII all'età moderna. Fra i nuclei più significativi è da segnalare l'Archivio Ducale o Segreto che comprende documenti datati dal 1204 al 1777, fra i quali spiccano gli Statuti di Massa e Carrara e pergamene legate alle vicende storiche delle rispettive città. Altro nucleo di grande rilevanza è quello della famiglia Cybo Malaspina, raccolta degli editti e dei rescritti dei sovrani che per oltre tre secoli governarono il piccolo stato di Massa e Carrara. Non manca la documentazione dell'intermezzo napoleonico che si viene ad aggiungere al ricco archivio degli uffici giudiziari e notarili. Fra questi ultimi di grande interesse sono i documenti legati alla estrazione, alla lavorazione e al commercio del marmo apuano. Fra di essi merita di essere ricordato un atto del 1505 che documenta l'affitto da parte di Michelangelo Buonarroti di una imbarcazione per trasportare a Roma i blocchi di marmo necessari alla costruzione del monumento funebre di papa Giulio II.

L'Archivio di Stato di Massa custodisce anche gli archivi governativi di località un tempo al di fuori dei confini del ducato, fra cui Castelnuovo Garfagnana, Fivizzano, Pontremoli e Sarzana. Altri documenti riguardanti la Lunigiana e le famiglie Cybo e Malaspina sono, invece, conservati negli Archivi di Stato di Firenze e Lucca.

Del prezioso patrimonio librario presente nell'Archivio di Stato di Massa sono, comunque, i fondi privati che rivestono un maggior interesse dal punto di vista scientifico: tra questi si possono citare l'archivio Malaspina di Olivola (1352-1816) per la preziosità delle mappe disegnate per la risoluzione di questioni di confine, o l'archivio Fantoni (secolo XVI-1915) con la storica raccolta di strumenti didattici per i giovani. Di non minore rilievo, sono, inoltre, l'archivio Giuseppe Bernieri (1859-1898), che accoglie documenti relativi alle cave di marmo della zona e alla ferrovia marmifera di Carrara, e l'archivio dell'ing. Isidoro Raffo (1820-1867), che contiene, tra le altre cose, documenti e progetti di ingegneria civile e idraulica.

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Scheda a cura di Elena Fani

Data aggiornamento 07/feb/2008