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Archivio di Stato di Pistoia

Istituito nel 1941, č divenuto Archivio di Stato nel 1963. Conserva vari fondi, tra cui quello dell'Archivio Storico Comunale e quelli di istituzioni e opere pie della cittą e del contado che Quinto Santoli aveva raccolto nei locali della Biblioteca Forteguerriana dal 1927. L'Archivio Storico Comunale comprende, oltre alle carte degli uffici del Comune, quelle degli organi periferici dello Stato toscano. La documentazione conservata inizia dal secolo XI, ma fino a tutto il secolo XIII č lacunosa. Di maggior rilievo sono le carte degli archivi di enti religiosi e privati. Particolare interesse rivestono i documenti della Deputazione Centrale allo Stabilimento delle Serre del Fiume Ombrone e dei suoi Affluenti (1820-1843) e delle Deputazioni dei Lavori e Imposizioni d'Acque, poi Consorzi Idraulici del Territorio Pistoiese.

Particolarmente importante, sotto il profilo della storia della sanitą, č la documentazione dello Spedale del Ceppo e dell'Orfanotrofio di San Gregorio, suddiviso in vari fondi (Ospedale del Ceppo; Ospedale di San Gregorio; Propositura degli Umiliati; Monastero delle Grazie alias del Letto; Abbazia di San Bartolomeo apostolo detta dei Roccettini; Monastero di Ripalta; Spedali Riuniti), che comprendono atti dal XIV al XX secolo.

Nel 1959 fu istituita la Sezione di Archivio di Stato di Pescia. Fra i vari documenti, si segnala l'archivio storico dell'Ospedale dei Santi Cosma e Damiano comprendente, oltre alle scritture proprie dell'ente, anche le carte delle corporazioni e compagnie religiose della diocesi di Pescia, soppresse dal Granduca Pietro Leopoldo nel 1785.

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Scheda a cura di Anna Toscano e Graziano Magrini

Data aggiornamento 06/feb/2008