logo Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza
  • Veduta della facciata fronte mare del padiglione principale, ex Colonia Marina Principi di Piemonte, Calambrone, Pisa.zoom in altra finestra
  • Veduta generale dal lato a mare, ex Colonia Marina Principi di Piemonte, Calambrone, Pisa.zoom in altra finestra

Ex Colonia Marina Principi di Piemonte

L’ex Colonia Marina ''Principi Umberto e Maria Josè di Piemonte'' fu realizzata tra il 1932 e il 1933 su progetto dell’ingegnere Paolo Baldi Papini. Commissionata della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia in occasione del Centenario della sua fondazione, fu concessa in locazione dal 1936 alla Federazione Fasci di Combattimento di Pistoia e dal 1941 alla Gioventù Italiana Littorio. La colonia, che riprese la sua attività dopo la guerra, nel 1960 rientrò in possesso della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal 1974 cessò ogni attività. Oggi, dopo un lungo periodo di abbandono, l’insieme ha subito un importante restauro ed è stata trasformato in una struttura con destinazione turistico-ricettiva rientrando nell’ambito del programma di riqualificazione dell’area del Calambrone.

Il complesso architettonico, contraddistinto da rigore geometrico, ha mantenuto un carattere neoclassico, unico esempio tra le colonie di linguaggio razionalista dislocate lungo il viale del Tirreno. La forma planimetrica rappresenta simbolicamente un aeroplano rivolto verso il mare alludendo figurativamente alla originaria destinazione di colonia estiva per i figli del personale dell’Aeronautica Militare. La colonia è formata da un padiglione principale, disposto parallelamente al mare e caratterizzato da un porticato sostenuto da pilastri, che nella parte centrale acquisisce una forma semicircolare sostenuta da sette colonne. Un altro porticato, chiuso da vetrate rettangolari e perpendicolare al corpo principale, collega questa costruzione con il padiglione retrostante, a simboleggiare la fusoliera dell’aeroplano.

La colonia rientrava nell’intervento urbano degli anni Trenta del secolo XX che prevedeva la fondazione di una cittadella destinata all’infanzia il cui disegno originale si rifaceva all’idea futurista del manifesto Città unica a linee continue, mantenendo uno stretto rapporto con l’ambiente circostante strutturato per fasce (pineta, fascia dell’arenile, mare).

****************************

Scheda a cura di Graziano Magrini

Data aggiornamento 07/feb/2008