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  • Giardino di Palazzo Salviati, Firenze.zoom in altra finestra
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Giardino di Palazzo Salviati

Annesso al palazzo Salviati, il giardino era famoso, nel Cinquecento, per i vitigni di zibibbo che il proprietario Alamanno Salviati fece arrivare dalla Grecia; l'uva venne ribattezzata dai fiorentini con il nome di "uva di ser Alamanno" che con il tempo fu trasformato in salamanna. Nel giardino crescevano diverse varietą botaniche rare, come i gelsomini di Catalogna ricordati da Antonio Targioni Tozzetti e da Agostino del Riccio. Quest'ultimo, nel manoscritto Agricoltura sperimentale, racconta che questa pianta fu portata a Firenze alla fine del secolo XVI e donata ad Alamanno Salviati. Nel Seicento la proprietą fu ampliata dall'architetto Gherardo Silvani. Nel Catasto del secolo XVIII il giardino veniva indicato come semplicista, ossia come giardino di piante officinali. Nel secolo XIX il giardino fu arricchito di serre, tra le quali divennero famose quelle destinate alle coltivazioni di ananas, ricordate nel 1878 dalla Societą Toscana dell'Orticultura.

Oggi nel giardino, diviso in una parte pubblica (un'ala del palazzo č sede dell'Istituto Professionale per il Commercio) e in una privata, non rimangono molte testimonianze dell'antica sistemazione.

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Scheda a cura di Graziano Magrini

Data aggiornamento 07/gen/2008