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  • Aspo rotante, Museo del Castello di Porciano, Stia.zoom in altra finestra

Museo del Castello di Porciano

Il Castello di Porciano, costruito attorno al Mille, fu, con ogni probabilità, una delle prime dimore dei Conti Guidi, come sembra attestare un documento del 1017 in cui viene nominato un Conte Guido di Teudegrimo, forse fondatore del ramo dei conti di Porciano. Postosi, con un atto di accomandigia del 1349, sotto il protettorato del Comune di Firenze, il castello pasṣ definitivamente sotto il dominio della Signoria fiorentina nel 1444. Dopo molte vicissitudini fu acquistato dal Conte Giuseppe Goretti de'Flamini nel XVIII secolo ed è rimasto da allora proprietà della famiglia. Il recupero della struttura, iniziato nel 1963 grazie all'interessamento di George A. Specht e della moglie Flaminia Goretti de'Flamini, genitori dell'attuale proprietaria, ha portato al ripristino di sei piani abitativi. Attualmente il castello ospita nei tre piani inferiori un piccolo museo privato, aperto al pubblico nel 1978. Tra le collezioni si segnalano numerosi reperti ceramici databili tra il XIV e il XVIII secolo, ritrovati nello scavo della Torre, ed una raccolta di manufatti di uso domestico e di attrezzi per il lavoro agricolo e pastorale legati alla cultura contadina casentinese dei secoli scorsi. Curiosa la sezione di oggetti di artigianato del XIX secolo dei Sioux del North Dakota, portati in Italia da George A. Specht. Tra questi spicca, per interesse naturalistico, un bastone ricavato da un ramo di Diamond Willow, una specie di salice nord-americano che, macerato in soluzione acida rivela, al suo interno, una struttura a losanghe.

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Scheda a cura di Elena Fani

Data aggiornamento 26/mar/2008