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Villa Romana delle Grotte

Sul promontorio che delimita a sud-est il Golfo di Portoferraio sorgono i resti di un'antica villa romana databile tra il I secolo a.C e il I d.C. Parzialmente distrutta per far posto a batterie di artiglieria durante gli scontri protrattisi dal 1799 al 1801 tra Francia e Regno di Napoli, la villa offre ancor oggi forte motivo di attrazione , anche in ragione della spettacolare quinta scenografica che le fa da sfondo. Le strutture rimaste rivelano un impianto originario in opus reticulatum (blocchetti di tufo piramidali inseriti in un nucleo di opera cementizia e disposti con la base verso l'esterno in modo da formare un reticolo) di grande impatto visivo grazie all'alternanza di tegole di colore rosso a cubilia in calcare grigio e in ofioliti verdi.

Costruito in parte su sostruzioni artificiali, il nucleo abitativo della villa si sviluppava lungo un asse centrale costituito da una grande vasca di forma rettangolare. La piscina, che riceveva acqua da una cisterna posta in alto, era delimitata su tre lati da un ampio spazio che doveva essere sistemato a giardino. È ancora ben conservato il condotto che, attraversando la vasca nel senso della lunghezza, si protrae fino alla terrazza sottostante dotata di ninfeo. Un piccolo molo in granito rinvenuto nell'insenatura del promontorio doveva servire da attracco a chi giungeva alla villa via mare.

Risalgono ad un periodo successivo i resti di un quartiere termale provvisto di frigidarium e calidarium. Quest'ultimo, dotato di doppia pavimentazione e suspensurae (pilastrini in cotto che sorreggevano il pavimento per permettere all'aria calda di circolarvi sotto), secondo i dati di scavo, presentava al centro un bacile marmoreo per abluzioni fredde sorretto da un pilastrino.

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Scheda a cura di Elena Fani

Data aggiornamento 26/feb/2008