Laura Manetti
Istituto e Museo di Storia della Scienza
Il progetto di censimento delle collezioni scientifiche toscane
ha richiesto l’individuazione di un metodo che permettesse
la raccolta di dati significativi e la loro successiva interpretazione
ed elaborazione.
L’acquisizione dei dati è stata affidata ad un gruppo
di rilevatori, coordinati dal Centro Universitario per la Tutela
e la Valorizzazione dell'Antico Patrimonio Scientifico Senese (CUTVAP)
dell’Università di Siena, per le province di Arezzo,
Grosseto e Siena, dalla Domus Galilaeana di Pisa, per le province
di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa, e dall’Istituto e
Museo di Storia della Scienza, per le province di Firenze, Pistoia
e Prato.
I rilevatori hanno compiuto sopralluoghi diretti, intervistando
i responsabili degli enti e visitando le collezioni. Per le rilevazioni
è stato utilizzato un apposito tracciato informatico, progettato
e realizzato dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza,
in modo da documentare la storia degli enti, le attività
scientifiche e i servizi offerti al pubblico, così come le
vicende legate alla formazione delle collezioni, lo stato di conservazione
e le modalità di gestione del patrimonio. Il tracciato permette
inoltre di registrare la presenza di archivi e biblioteche, di materiali
iconografici, di prodotti multimediali e di laboratori.
I dati rilevati testimoniano la straordinaria ricchezza qualitativa
e quantitativa del patrimonio storico scientifico del territorio
toscano: sono state censite infatti oltre 350 raccolte, conservate
in 240 istituzioni.
È significativa la notevole varietà tipologica degli
enti: vere e proprie strutture museali, dipartimenti universitari,
scuole, istituti di ricerca, enti religiosi, istituzioni sanitarie.
Una realtà relativamente recente emersa dal censimento è
la diffusione dei parchi scientifici e dei musei del territorio,
che valorizzano risorse locali spesso trascurate e misconosciute.
Risulta evidente inoltre la grande eterogeneità delle collezioni:
strumenti astronomici e matematici, raccolte farmaceutiche e di
strumenti chirurgici, collezioni naturalistiche, modelli didattici,
raccolte etnografiche e di attrezzi da lavoro, testimonianze di
storia aziendale e industriale.
La disponibilità di informazioni su questo ingente patrimonio
e la possibilità di operare valutazioni quantitative grazie
a una banca dati informatizzata costituiscono così un’indispensabile
risorsa per le ricerche storico scientifiche.
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