Il cannocchiale di Galileo - Il sistema di Saturno

Versione dinamica

Nel 1610 Galileo (1564-1642) osservò Saturno col cannocchiale trovandolo "tricorporeo", composto cioè da un corpo centrale con ai lati due masse minori. Circa due anni dopo Saturno gli apparve invece "solitario" e, nel 1616, Galileo osservò nuovamente la presenza dei due compagni del pianeta, che apparivano però molto mutati rispetto alle prime osservazioni.

Nei decenni successivi molti autorevoli osservatori descrissero Saturno in modi estremamente diversi. Solo nel 1659 Christiaan Huygens (1629-1695) formulò l'ipotesi che il pianeta fosse circondato da un anello che si manteneva sempre parallelo a se stesso. La teoria di Huygens fu contestata dal gesuita Honoré Fabri (1607-1688) secondo il quale Saturno era accompagnato da ben quattro satelliti, due oscuri e due luminosi. I satelliti si sarebbero mossi, a coppie, lungo orbite situate al di là di Saturno, e le loro differenti disposizioni avrebbero reso conto delle apparenze osservate.

Nell'estate del 1660, gli accademici del Cimento, invitati dal Principe Leopoldo (1617-1675) a dirimere la polemica, realizzarono un modellino di Saturno che venne osservato da circa 75 metri di distanza con due cannocchiali di diversa potenza e qualità. La prova dimostrò come in effetti Saturno potesse apparire "tricorporeo": per certe inclinazioni dell'anello le sue parti esterne conservano una dimensione tale da poter essere ancora percepite, mentre quelle in prossimità del pianetasi assottigliano e, se osservate con cannocchiali di potenza insufficiente, scompaiono del tutto.

 

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