Per mezzo del telescopio Galileo (1564-1642) scoprì l'esistenza di una quantità di stelle ben maggiore di quelle osservabili a occhio nudo. Nel suo Sidereus Nuncius (Venezia, 1610) egli inserì due incisioni: una della zona della cintura e della spada di Orione, che, oltre a quelle già note, individua 80 nuove stelle; l'altra delle Pleiadi, con 30 stelle invisibili a occhio nudo.
Per secoli i filosofi si erano impegnati in accanite dispute per stabilire la vera natura della Via Lattea, che Galileo svelò con la forza della «sensata esperienza». Grazie al telescopio, infatti, egli dimostrò che essa è un ammasso di innumerevoli stelle, che non è possibile distinguere singolarmente a occhio nudo.
©2008 IMSS · Piazza dei Giudici 1 · 50122 Firenze · ITALIA |