La farmacia nasce ufficialmente nel 1612 nell'ambito della struttura del convento domenicano anche se l'attivita aromataria e documentata gia nel 1381 e se nel 1542 esisteva un locale adibito a farmacia. Fino al 1659 essa e retta da Fra Angiolo Marchissi che ottiene il privilegio di chiamare la Spezieria "Fonderia di Sua Altezza Serenissima". Attiva per tutto il secolo XVII e famosa per la produzione della teriaca o dell'alchermes, fu venduta dall'ultimo titolare Damiano Bensi nel 1866 al nipote Augusto Stefani, antenato degli attuali titolari. La farmacia continua a tutt'oggi la sua attivita ; ha conservato intatti gli arredi costruiti nel corso del tempo. Il salone di vendita, trasformato nel 1848 da Domenico Beni per accogliere gli ospiti illustri, che aveva mantenuto la volta gotica della preesistente cappella del 1335 accoglie gli scaffali in stile neogotico e il bancone. Alle pareti affreschi di Paolino Sarti che celebrano il fasto delle farmacie nel mondo. La sala prospiciente il giardino, costruita per mettere in comunicazione il nuovo nucleo con quello piu antico, conserva l'arredo originale in stile direttorio della meta del secolo XVIII, con le pareti coperte in filaticcio di seta, le mensole che reggono urne, gli scaffali, i divani e gli orci a grottesche. La sala della antica spezieria, riservata alla vendita dal 1600 al 1848, alla quale un tempo si accedeva dal portone di Matteo Nigetti, conserva i sobri armadi seicenteschi con vetrine e ripiani, il lungo banco di vendita e i decori del soffitto in stucco con nastri e festoni del tutto simili a quelli eseguiti ad intaglio che sormontano gli scaffali. All'interno di questi il ricco strumentario vitreo, il vasellame, manifattura di Montelupo e Chini, e altri oggetti che facevano parte dell'antica dotazione.
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Scheda a cura di Antonella Gozzoli
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