Modello funzionante da Leonardo da Vinci, Codice Atlantico (BAM), c. 965r
La gru girevole misurava almeno 20 metri di altezza. Probabilmente fu utilizzata nella fase di chiusura dell'occhio della cupola e per il posizionamento dei pesanti blocchi marmorei del serraglio e della base della lanterna. L'albero verticale della gru, manovrato da un lungo timone, poteva ruotare di 360?. Il carico e il contrappeso venivano spostati simultaneamente (in maniera divergente o convergente) in modo da mantenere la gru in costante equilibrio sul proprio albero verticale. La ruota al piede di tale albero serviva a ridurre l'attrito provocato dalla rotazione sulla piattaforma di base. Il peso veniva sollevato o abbassato mediante una vite verticale dotata di tre tenditori per mantenere in piano il carico. Per il funzionamento della gru erano necessarie quattro squadre di operai: una faceva ruotare la gru; due squadre azionavano le viti per lo spostamento radiale del carico e del contrappeso; una quarta, infine, azionava la vite verticale. Nel disegno della gru di Leonardo e in quello di Bonaccorso, il pezzo sollevato e un blocco di marmo della lanterna.
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