Nel Quattrocento si intensifica la produzione di trattati dedicati all'illustrazione di macchine d'impiego civile e militare. In questa produzione, che si ispirava ad alcuni fortunati modelli classici (Ateneo, Vitruvio, Vegezio ecc.), si distinsero Mariano di Jacopo, detto il Taccola, e Francesco di Giorgio. I due artisti ingegneri di Siena compilarono testi largamente illustrati nei quali e evidente lo sforzo di combinare il recupero del sapere tecnologico classico con l'elaborazione di metodi e processi innovativi. Tali testi, che inauguravano un nuovo genere letterario -quello dei tecnici-autori- produssero un'enorme sensazione, come mostra l'ampia e durevole fortuna che incontrarono.
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