A partire dal 1468, la Repubblica senese avvio la realizzazione del progetto di un lago artificiale nella Maremma sbarrando con una diga il corso del fiume Bruna nei pressi di Giuncarico.
La diga era destinata a formare una riserva ittica per approvvigionare la citta, costretta ad importare una considerevole quantita di pesce. E probabile che nella progettazione siano state tenute in considerazione le idee espresse in tema di dighe e fondazioni in acqua da Mariano di Iacopo. Quando cominciarono a crescere i timori di una imminente rovina della diga, Francesco di Giorgio, che si trovava a Napoli al servizio del Duca di Calabria, fu sollecitato a rientrare in patria per assistere la Repubblica col suo autorevole avviso.
Nel dicembre del 1492 la diga crollo, provocando molte vittime e notevole rovina, prima ancora che avesse avuto inizio lo sfruttamento della riserva ittica.
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