I temi militari presentano notevole rilievo nelle opere di Taccola e di Francesco di Giorgio. Taccola vagheggia di entrare al servizio dell'Imperatore Sigismondo di Ungheria, che soggiorno a Siena tra il 1432 e il 1433.
Francesco stabilisce invece rapporti di collaborazione con due dei piu grandi principi-guerrieri del Quattrocento: il Signore di Urbino, Federico da Montefeltro, e il Duca di Calabria, Alfonso d'Aragona.
Taccola e Francesco vivono un'epoca di transizione per quanto riguarda le tecniche militari. Sono ancora largamente in uso i dispositivi e le tecniche belliche del mondo classico e medievale, mentre si affaccia sempre piu minaccioso l'uso delle armi da fuoco e della bombarda, che Francesco di Giorgio defini una "diabolica invenzione".
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