Francesco di Giorgio disegna una serie di macchine di notevolissima complessita meccanica per spostare, sollevare e posizionare colonne, obelischi e torri. Queste macchine, che vanno poste in relazione ai progetti di spostamenti di colonne e obelischi concepiti a Roma dai pontefici Nicolo V e Paolo II, presentano l'impiego costante della vite senza fine e della cremagliera, dispositivi assenti in Taccola. Queste macchine produrranno sensazione enorme. Se ne trarranno delle copie fino al primo Seicento.
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