Anche la Terra e per Leonardo un grande organismo i cui moti sono governati dalle universali leggi meccaniche della natura. Egli ne sottopone le membra alla stessa sottile anatomia che pratica sulle macchine e sull'organismo vivente. Viene cosi scoprendovi, come nell'uomo, un'interna e perenne circolazione delle acque che dal fondo degli oceani penetrano attraverso processi di distillazione fino alle cime delle montagne, da dove defluiscono fino a tornare al mare.
L'acqua (dai cui movimenti Leonardo e affascinato) e l'elemento dinamico fondamentale della sua concezione geologica: scava la crosta della terra, ne scarnifica per erosione le montagne, provoca i fenomeni vulcanici e i terremoti. L'analogia corpo-terra e continuamente evocata da Leonardo, che attribuisce alla Terra vita vegetativa: "la sua carne sia la terra, li suoi ossi gli ordini delle collegazioni dei sassi, il suo sangue le vene delle acque".
Leonardo spiega la struttura della Terra con ragioni e leggi rigorosamente meccaniche, sia che si interroghi sul suo centro di gravita, o sulle maree, sia che esplori le cause dell'elevazione delle montagne, delle stratificazioni rocciose, o ancora che studi l'erosione dei venti o la dinamica distruttiva di diluvi e terremoti.
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