Per Leonardo anche l'edificio, come ogni altro meccanismo o struttura, e sottoposto alle ferree e invariabili leggi della natura. Egli sottolinea infatti ripetutamente l'analogia tra l'edificio e la fabbrica del corpo, che appare con particolare evidenza nei suoi disegni anatomici della calotta cranica e dei ventricoli del cuore. Tale analogia si fonda sulla concezione della struttura come un organismo composto di parti tutte necessarie e perfettamente integrate.
Da questa visione deriva il paragone che egli torna a proporre tra il medico e l'architetto: "si come ai medici bisogna intendere cosa e uomo, che cosa e vita, che cosa e sanita, e in che modo una parita e concordanza d'elementi la mantiene e cosi una discordanza di quelli li rovina... Questo medesimo bisogna al malato [edificio], cioe un medico architetto che intende bene che cosa e edificio e da che regola il retto edificare deriva...".
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