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Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519)

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L''apprendistato

Intorno al 1469 Leonardo si trasferisce, dalla nativa Vinci, a Firenze. Qui frequenta la bottega del Verrocchio, dove si producono, accanto a raffinati prodotti artistici, anche audaci realizzazioni tecniche, come la collocazione nel 1472 dell''''enorme sfera di rame sulla sommita della cupola di S. Maria del Fiore. Se Verrocchio e il maestro diretto, Brunelleschi e per Leonardo un maestro ideale. La lezione brunelleschiana e infatti riconoscibile negli studi tecnici giovanili di Leonardo.

I primi progetti

La vite, elemento fondamentale nelle macchine brunelleschiane, trova larga applicazione nei primi progetti tecnici di Leonardo. La vite ricorre anche nei numerosi dispositivi idraulici per sollevare l''''acqua. In questi studi la macchina e associata alle forze vive della natura; in particolare all''''acqua corrente, il cui moto spiraliforme appare a Leonardo il corrispettivo naturale della vite. I progetti di un girarrosto automatico o di una intagliatrice di lime attestano la finalita strettamente pratica di questa prima fase.

La lettera al Moro

Nel 1482 Leonardo si trasferisce a Milano, dove restera per quasi vent''anni al servizio di Ludovico il Moro. Nella lettera dello stesso anno con cui offre al Moro i propri servigi, a parte un breve cenno alle sue capacita artistiche, Leonardo insiste molto sulle proprie competenze tecniche. Ascoltiamo le sue parole: "So nell''assedio di una terra fare infiniti tipi di ponti, carri coperti per assaltare le mura e scale. Sono in grado di progettare bombarde facili da trasportare, capaci di atterrire e confondere il nemico generando una tempesta di sassi e polvere. Nel caso poi di una battaglia navale ho inventato molti strumenti di offesa e difesa e navi in grado di resistere ad ogni tipo di attacco. So costruire carri armati coperti, sicuri e invulnerabili, capaci di sfondare le fila del piu agguerrito e numeroso esercito. Inoltre bombarde e mortai mai visti sinora, di forme belle oltre che utili; e ancora vari tipi di catapulte e altri strumenti".

Leonardo a Milano

L''attivita di Leonardo a Milano e attestata da codici e non piu solo da fogli sciolti. Molti dei suoi studi appaiono veri e propri ''sogni tecnologici''. Intanto Leonardo inizia un periodo di intensa riflessione sulle vie d''acqua, che nel territorio milanese presentano un rilievo straordinario. L''incontro con Francesco di Giorgio a Pavia nel 1490 e molto importante per la sua formazione.

La svolta teorica

Intorno al 1490 Leonardo progetta di scrivere un "trattato dell''acqua", che considera premessa necessaria per la soluzione di problemi di ingegneria idraulica. Analogamente l''anatomia gli appare come il fondamento indispensabile della rappresentazionedella figura umana. Leonardo si sforza di rovesciare l''approccio empirico dellatradizione di bottega. La geometria gli appare come uno strumento capace di unificare i campi di ricerca diversi: dalla meccanica alla botanica, dall''idraulicaall''anatomia. Contemporaneamente Leonardo studia il latino e s''impegna in un''opera di assimilazione del sapere tradizionale. Tuttavia molti studi tecnici di questi anni si configurano ancora come soluzioni di problemi specifici, come gli studi per la fusione in bronzo del cavallo per il monumento Sforza.

Dopo Milano.Un periodo turbinoso

Nel 1499 l''armata francese pone fine alla dominazione sforzesca. Leonardo lascia Milano. Nel 1500 e a Venezia assieme a Luca Pacioli, al quale deve molte delle sue conoscenze di matematica e geometria. L''anno successivo e a Firenze, dove si dedica soprattutto a studi di geometria. Nel 1502 lascia Firenze per assistere come ingegnere militare Cesare Borgia, il famigerato Valentino, impegnato in una campagna nell''Italia Centrale. Per ragioni strategiche realizza la straordinaria mappa di Imola. Nel 1503 e di nuovo a Firenze, che e in guerra controPisa. Leonardo progetta di deviare il corso dell''Arno in modo da allagare la citta nemica. Compila in questi anni anche il Codice sul volo degli uccelli.

Gli ultimi anni

Nel 1508 Leonardo lascia definitivamente Firenze. La propensione teorica si accentua fortemente negli ultimi anni di vita. La meccanica, l''anatomia, la geologia sono studiate in stretta interconnessione, e viste come dipendenti da leggi universali. Il corpo umano viene concepito come un insieme di meccanismi perfetti. Continuo e il suo interesse per la geometria. Lo attirano in particolare le trasformazioni delle superfici in differenti figure geometriche, che applica all''idrologia e agli studi del cuore. Nel 1513 si trasferisce a Roma dove studia la bonifica dell''agro pontino e progetta macchine per fabbricare le funi. Accettando l''invito del re Francesco I, nel 1516 si trasferisce in Francia dove, venerato come un "grandissimo filosafo", muore ad Amboise il 2 maggio 1519.

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