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Sistemi geocentrici del Mondo fra il 1450 e il 1550

Sistemi geocentrici del Mondo fra il 1450 e il 1550

Nel sistema del Mondo che Aristotele (384-322 a.C.) espose nel De coelo, la Terra, immobile al centro del Cosmo, era circondata da otto gruppi di sfere celesti che ruotavano uniformemente trasportando la Luna, il Sole, i pianeti e le stelle fisse. Nel Medioevo, questi gruppi di sfere furono racchiusi in una nona sfera, il "primo mobile", e successivamente in una decima sfera immobile, il "cielo empireo".

I modelli planetari descritti da Claudio Tolomeo (II secolo d.C.) nell'Almagesto risolvevano alcuni problemi dell'architettura aristotelica del Cosmo. I nuovi modelli si fondavano pero su serie di circonferenze assai difficili da collocare dentro sistemi di sfere celesti. Oltretutto, le circonferenze "eccentriche" e "equanti", e gli "epicicli" usati da Tolomeo apparivano talora in contraddizione con il dogma platonico dell'uniforme circolarita dei movimenti celesti.

Fra il 1450 e il 1550, molti problemi annessi alle concezioni aristotelica o tolemaica del Cosmo restavano irrisolti, e il dibattito astronomico diede vita a almeno tre principali concezioni geocentriche. L'idea che la cosiddetta "rivoluzione astronomica" abbia determinato il predominio del sistema eliocentrico sul sistema aristotelico-tolemaico e percio solo un'approssimazione dei fatti storici.

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