Tolomeo espose nell'Almagesto sette modelli geometrici per ciascuno dei "pianeti" anticamente noti: la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove e Saturno. In generale, un singolo modello era formato da una grande circonferenza eccentrica che circondava la Terra immobile. La circonferenza eccentrica, chiamata "deferente" nel Medioevo, portava il centro di una circonferenza piu piccola, detta "epiciclo". Il pianeta era collocato sull'epiciclo e descriveva una traiettoria prodotta dalla composizione del moto del centro dell'epiciclo lungo il deferente ? uniforme rispetto al centro di una "circonferenza equante" ? con il moto uniforme del pianeta lungo l'epiciclo.
In un'altra opera, l'Ipotesi sui pianeti, Tolomeo cerco di collegare questi modelli "epiciclici" in un sistema del Mondo. Tuttavia, con gli strumenti disponibili, egli non era in grado di stabilire le distanze di tutti i pianeti dalla Terra. Questo fatto implicava l'impossibilita di assegnare dimensioni assolute ai raggi del deferente e dell'epiciclo di ciascun pianeta. Percio, Tolomeo assemblo i modelli planetari sulla base di alcuni assunti teorici. Il principale fra essi fu di impacchettarli l'uno sull'altro senza lasciare fra essi alcuno spazio vuoto.
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