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Itinerari nel Valdarno

ritratto di leonardo

 
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Intorno al 1503, Leonardo doveva percorrere e studiare la Valle dell’Arno per i progetti di deviazione e regimazione del fiume. Doveva recarsi da Firenze a Pisa, talvolta con una sosta intermedia a Vinci, da cui poteva procedere sulle strade che si snodavano lungo la riva destra o la riva sinistra. Nei fogli del Codice di Madrid II (2r, 15r, 16r) prendono forma tre itinerari, con relative misurazioni delle distanze fra le principali località.

Le località del primo itinerario, da Firenze a Empoli, sono raffigurate in particolare nella carta RLW 12685, oltre che nel f. 23r del Codice di Madrid II; quelle dei due successivi si trovano, invece, nelle carte RLW 12683 e RLW 12278 e nel ff. 22v e 52v-53r del Codice di Madrid II.

Nello stesso Codice di Madrid II, al foglio 1r, Leonardo prendeva nota di due ulteriori itinerari, uno sui Monti Pisani (dal Sasso della Dolorosa alla fortezza della Verruca) e l’altro tra le due rive dell’Arno a monte di Pisa. Rispetto agli itinerari che verranno descritti di seguito (da Vinci a Vicopisano e da Empoli a Pisa), il percorso indicato nel Codice di Madrid presenta le seguenti variazionio nei percorsi e nelle distanze: da Cascina a Vico (2 miglia), a Bientina (miglia 1), a Calcinaia (miglia 1 ½), a Pontedera (1 miglio), a Montecalvoli (1 miglio), a Santa Maria a Monte (2 miglia), a Castelfranco (2 miglia), a Santa Croce (1 miglio), a Fucecchio (1 miglio).

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Da Firenze a Empoli (sulle due rive dell'Arno)

L’itinerario che si dipana sulle due rive dell’Arno tocca le seguenti località:

Badia a Settimo (riva sinistra dell’Arno) - Castelpulci (sinistra) - torrente Vingone (sinistra) - Lastra a Signa (sinistra) - Ombrone (riva destra dell’Arno) - Signa (destra) - Ponte a Signa - "Pescaia" (Porto di Mezzo, riva sinistra) - Bisenzio (destra) - Golfolina (il "Taglio" tra le due rive, con Artimino in alto sulla destra e il Masso delle Fate sulla riva sinistra) - "Pini" (Poggio alla Malva, riva destra) - Brucianesi (sinistra) - Malmantile (sulle colline della riva sinistra) - "Monastero" (Torre alla Badia, presso Capraia, riva destra) - Pescaia (prima di Montelupo e Capraia) - "Fornaci" (Samminiatello, riva sinistra) - Capraia (destra) - Montelupo (sinistra, alla foce della Pesa) - Pontorme - Empoli.

Leonardo precisa le distanze da Firenze a Lastra a Signa (6 miglia), a Malmantile (3 miglia), a Montelupo (3 miglia), a Empoli (3 miglia), per un totale di 15 miglia che corrisponde approssimativamente all'effettiva distanza in linea d’aria.

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Da Vinci a Vicopisano (sulla riva destra dell'Arno), con misurazione delle distanze

Leonardo calcola complessivamente un percorso di 18,5 miglia.

Vinci - Cerreto Guidi (2 miglia) - Fucecchio (3 miglia) - Santa Croce (1 miglio) - Castelfranco (2 miglia) - Santa Maria a Monte (2 miglia) - Montecalvoli (2 miglia) - Montecchio (2 miglio) - Calcinaia (1 miglio) - Bientina (2 miglia) - Vicopisano (1,5 miglia).

Inoltre Leonardo indica una distanza di 2 miglia da Vicopisano a Cascina, sull’altra sponda del fiume.

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Da Empoli a Pisa (sulla riva sinistra dell'Arno), con misurazione parziale delle distanze

Empoli - Ponte a Elsa (4 miglia) - San Miniato (2 miglia) - Montopoli (n.d.) - Torre a San Romano (n.d.) - Pontedera (n.d.) - Cascina (4 miglia) - Pisa (7 miglia).

 

È interessante notare che nella carta RLW 12279 Leonardo calcola una distanza di «56 miglia per Arno da Firenze a Vico (Pisano)» e di solo 44 miglia «pel Canale di Pistoia». Nella stessa carta vi sono altre annotazioni contraddittorie: «Per Arno da Firenze a Vico 61 e in Canale 45: avanzasi 16 miglia", e ancora "da Firenze a Fucecchio miglia 40, per acqua d’Arno 39».

Componendo e sommando le distanze in base ai 3 itinerari proposti si tratterebbe in totale di circa 43 miglia da Firenze a Pisa, e di circa 22 da Firenze a Fucecchio.

Le misure più attendibili, fra quelle riferibili a località identificate con certezza, sono quelle del secondo itinerario, da Vinci a Montecchio. Sorge il dubbio che Leonardo abbia utilizzato criteri diversi per la rilevazione delle misure, ricavandole in parte da ricognizioni autoptiche del terreno, in parte da calcoli approssimativi o misurazioni in linea d'aria.

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Scheda a cura di Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato

Data aggiornamento 01/feb/2008