Nonostante si definisse “homo sanza lettere”, Leonardo venne formando nel tempo una cospicua biblioteca, nella quale trovarono posto testi di filosofia naturale, di cultura letteraria, tecnica e artistica. Con gli autori di quei testi Leonardo intrattenne un dialogo mai passivo. Sottopose infatti al rigoroso controllo del ragionamento e al vaglio dell’esperienza anche le dottrine più accreditate. La consistenza e la varietà dei libri della sua biblioteca riflettono la curiosità di una mente protesa verso ogni possibile direzione di ricerca.
Speculare alla biblioteca è lo scrittoio di Leonardo, il luogo nel quale l’esercizio creativo della sua mente assume la forma di discorsi verbali intrecciati con schizzi e disegni a mano libera o realizzati con sofisticati strumenti.
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