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La mente di Leonardo
VI.5B
 
VI.5B
Leonardo da Vinci, Royal Collection, Windsor, 12591 Disegno del David di Michelangelo
 
  [VI.5B  Il Paragone delle Arti]    
 
     

La prima parte del Libro di Pittura è dedicata al "paragone delle arti". Leonardo mette a confronto la pittura con la scultura, la musica e la poesia. Egli sancisce la superiorità della pittura, che definisce come attività speculativa, contestando la sua tradizionale collocazione fra le arti meccaniche. Il Paragone prospetta una serie di penetranti riflessioni di Leonardo sulla pittura e sulle potenzialità espressive dei diversi linguaggi artistici e di quello letterario.

Scultura e pittura

Avendo esercitate entrambe queste arti, Leonardo afferma di poterne giudicare il rispettivo valore. Egli definisce la pittura "di maggior artifizio e meraviglia che la scultura". Nella scultura non interviene quella sottile invenzione della luce e delle ombre che rendono mirabile l'artificio creativo del pittore. Inoltre la scultura, pur essendo tridimensionale, non può suggerire quella profondità dello spazio che viene mostrata in pittura dalla "prospettiva aerea".

 

La Ginevra de' Benci, come la Dama col Mazzolino, fu realizzata intorno al 1475, quando Leonardo lavorava ancora nella bottega del Verrocchio. Nel raffronto del dipinto con il busto marmoreo, emergono gli elementi che Leonardo indica come prerogative esclusive della pittura: le nebbie, gli specchi d'acqua e "i corpi lucidi e trasparenti come le figure velate che mostrano la nuda carne sotto i veli a quella anteposti".

Musica e pittura

Leonardo definisce la musica "sorella minore" della pittura. Il carattere effimero costituisce il limite fondamentale della musica, che si estingue nel momento stesso in cui viene generata: "sì veloce nel morire come nel nascere". Leonardo riconosce tuttavia l'affinità intrinseca tra musica e pittura, che consiste nell'armonia dei rapporti proporzionali. Egli evidenzia il concetto di composizione armonica delle parti con il tutto, su cui si fondano entrambe le arti.

Poesia e pittura

Nel paragone tra il pittore e il poeta, Leonardo esprime tutta la portata del proprio concetto di universalità della pittura. Il limite dell'espressione poetica sta nell'impiego del solo linguaggio verbale: "voi non avete se non i nomi, i quali non sono universali come le forme". La creazione del poeta, infatti, invece di fare diretto riferimento alle "opere di natura", si realizza attraverso "le parole, che sono opere dell'uomo".

Inoltre, la poesia è composta di "parti dette separatamente in separati tempi", cioè una parola dopo l'altra; la pittura, viceversa, rende l'insieme di una scena immediatamente evidente con una sola immagine.


 
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