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Ritratto maschile, c.d. Pseudo Seneca
Bronzo. Occhi in pasta vitrea Alt. 33 Ercolano, Villa dei Papiri, dal grande peristilio rettangolare (ambulacro di Nord-Ovest) SANC, inv. 5616 I secolo d.C.
Le fattezze del volto, segnato da rughe, macilento e con l'espressione sofferente, mostrano un uomo anziano dalla barba incolta, lunghi baffi e capigliatura a lunghe ciocche scomposte che in parte coprono la fronte. Tali caratteristiche indussero, sin dal '500, a identificare il personaggio con il filosofo Seneca. In realtą, si tratta di un ritratto di ricostruzione, di etą ellenistica, il cui originale risalirebbe al III-II secolo a.C. L'identitą del personaggio resta tuttora incerta: le 40 repliche conosciute del ritratto sono evidente indizio della notorietą del personaggio nell'antichitą. Tra le molte attribuzioni, sono i nomi di Esiodo, Callimaco, Apollonio Rodio o Esopo. Nei suoi scritti Seneca dedica approfondite riflessioni alle proprietą ottiche del vetro in relazione alle luce e alla visione.
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