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  I: Una rivoluzione tecnologica

  II: Una rivoluzione di costume

  III: Una rivoluzione architettonica

La rivoluzione prodotta dall'introduzione del vetro soffiato ha interessato anche alcune discipline, strettamente collegate ad aspetti della riflessione naturalistica, scientifica e tecnologica. Dall'età classica in poi le proprietà del vetro e del cristallo di rocca sono state messe a frutto per fabbricare oggetti ustori, strumenti rifrangenti e riflettenti. Vetri opportunamente lavorati, talvolta anche nella più conosciuta forma piano convessa, vennero introdotti per osservare le cose minute. Questi stessi ausili della vista giocarono un ruolo di notevole importanza anche per le osservazioni di medici e naturalisti.

Accanto a questi dispositivi si diffuse l'uso di prismi che, intercettando i raggi della luce solare, proiettavano i colori dell'arcobaleno su una superficie liscia.

Gli astronomi antichi non tardarono a comprendere come il vetro e il cristallo potessero essere usati per la costruzione di modelli dell'universo particolarmente suggestivi. Gli studiosi di meccanica interessati alla pneumatica fecero spesso ricorso al vetro per rendere manifesti gli effetti meravigliosi prodotti dalla contiguità degli elementi. Le numerose misure di capacità in scala rinvenute nelle città vesuviane come in molti altri centri dell'impero sottolineano, inoltre, che il vetro trasparente venne adoperato per quantificare i liquidi in maniera più precisa di quanto non avvenisse con altri materiali.



 


 
   
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