Fra Padova e Firenze (1592-1608) - Galleria

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Foto: Itinerari Scientifici in Toscana

Fra Padova e Firenze (1592-1608)

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Ritratto di Galileo Galilei. Olio su tela di Domenico Tintoretto, 1605-1606.

Ritratto di Galileo Galilei. Olio su tela di Domenico Tintoretto, 1605-1606.

National Maritime Museum, Greenwich

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Pagina iniziale di una copia del Trattato di fortificazione, sec. XVII (BNCF, Ms. Gal. 31, c. 4r).

Sala dedicata a Galileo Galilei: il piano inclinato e la discesa brachistocrona (Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze).

Girolamo Spinelli, Dialogo de Cecco di Ronchitti da Bruzene in perpuosito de la stella nuova, al lostrio e rebelendo segnor Antuogno Squerengo degnetissemo Calonego de Pava, so Paron, con alcune ottave d'incerto, per la medesima stella, contra Aristotele, in Padova, appresso Pietro Paulo Tozzi, 1605 - Frontespizio.

Modello di termoscopio galileiano (Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze).

Pagina iniziale di una copia del Trattato della sfera appartenuta probabilmente a una allievo di Galileo (BNCF, Ms. Gal. 47, c. 29r).

Ritratto di Santorio Santorio (da Santorio Santorio, De statica medicina aphorismorum sectiones septem; accedunt hoc opus commentarii Martini Lister et Georgii Baglivi, Patavii, typis Jo. Baptistae Conzatti, 1710).

Galileo Galilei innanzi a Fra' Paolo Sarpi. Acquaforte di Carlo Raimondi, 1838 (da Fiori d'arti e di lettere italiane per l'anno 1839, Milano, Bravetta, 1839).

Stefano della Bella, Incisione raffigurante l'Appenino del Giambologna nel giardino della Villa di Pratolino (Bernardo Sansone Sgrilli, Descrizione della regia villa, fontane, e fabbriche di Pratolino, in Firenze, nella Stamperia granducale, per i Tartini e Franchi, 1742).

Stemma, in stucco policromo, del casato di Galileo Galilei con targa commemorativa che si trova nell'Aula Magna dell'Università di Padova.

Cattedra lignea di Galileo Galilei nella Sala dei Quaranta di Palazzo del Bò, sede dell'Università di Padova.

Facciata del Palazzo del Bo', sede dell'Università di Padova, all'epoca di Galileo (Domus Galilaeana, Pisa, Misc. Favaro, 54)

Veduta della città di Padova (Francesco Valesio, Raccolta di le più illustri et famose città di tutto il mondo, [Venezia, 1579 ca.].

Frontespizio di una copia de Le mecaniche, sec. XVII (BNCF, Ms. Gal. 72, c. 1r).

Frontespizio acquerellato di una copia del Compasso geometrico e militare, sec. XVII (BNCF, Ms. Gal. 37, c. 3r).

Galileo Galilei, Le operazioni del compasso geometrico et militare, in Padova, in casa dell'autore, per Pietro Marinelli, 1606 - Frontespizio.

Il compasso geometrico e militare (da Opere di Galileo Galilei, Bologna, per gli heredi del Dozza, 1656).

Compasso geometrico e militare di Giovanni Maccari, 1676 (Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze).

Galileo Galilei, Difesa contro alle calunnie et imposture di Baldessar Capra, in Venetia, presso Tomaso Baglioni, 1607 - Frontespizio.

La villa medicea di Artimino incisa da Giuseppe Zocchi (Giuseppe Zocchi, Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana, Firenze, appresso Giuseppe Allegrini, stampatore in Rame, 1744).

Ritratto di Galileo Galilei. Olio su tela di Domenico Tintoretto, 1605-1606.

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Data aggiornamento 19/feb/2008

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Piazza dei Giudici 1
50122 Firenze
ITALIA

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Pagina iniziale di una copia del Trattato di fortificazione, sec. XVII (BNCF, Ms. Gal. 31, c. 4r).

Sala dedicata a Galileo Galilei: il piano inclinato e la discesa brachistocrona (Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze).

Girolamo Spinelli, Dialogo de Cecco di Ronchitti da Bruzene in perpuosito de la stella nuova, al lostrio e rebelendo segnor Antuogno Squerengo degnetissemo Calonego de Pava, so Paron, con alcune ottave d'incerto, per la medesima stella, contra Aristotele, in Padova, appresso Pietro Paulo Tozzi, 1605 - Frontespizio.

Modello di termoscopio galileiano (Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze).

Pagina iniziale di una copia del Trattato della sfera appartenuta probabilmente a una allievo di Galileo (BNCF, Ms. Gal. 47, c. 29r).

Ritratto di Santorio Santorio (da Santorio Santorio, De statica medicina aphorismorum sectiones septem; accedunt hoc opus commentarii Martini Lister et Georgii Baglivi, Patavii, typis Jo. Baptistae Conzatti, 1710).

Galileo Galilei innanzi a Fra' Paolo Sarpi. Acquaforte di Carlo Raimondi, 1838 (da Fiori d'arti e di lettere italiane per l'anno 1839, Milano, Bravetta, 1839).

Stefano della Bella, Incisione raffigurante l'Appenino del Giambologna nel giardino della Villa di Pratolino (Bernardo Sansone Sgrilli, Descrizione della regia villa, fontane, e fabbriche di Pratolino, in Firenze, nella Stamperia granducale, per i Tartini e Franchi, 1742).

Stemma, in stucco policromo, del casato di Galileo Galilei con targa commemorativa che si trova nell'Aula Magna dell'Università di Padova.

Cattedra lignea di Galileo Galilei nella Sala dei Quaranta di Palazzo del Bò, sede dell'Università di Padova.

Facciata del Palazzo del Bo', sede dell'Università di Padova, all'epoca di Galileo (Domus Galilaeana, Pisa, Misc. Favaro, 54)

Veduta della città di Padova (Francesco Valesio, Raccolta di le più illustri et famose città di tutto il mondo, [Venezia, 1579 ca.].

Frontespizio di una copia de Le mecaniche, sec. XVII (BNCF, Ms. Gal. 72, c. 1r).

Frontespizio acquerellato di una copia del Compasso geometrico e militare, sec. XVII (BNCF, Ms. Gal. 37, c. 3r).

Galileo Galilei, Le operazioni del compasso geometrico et militare, in Padova, in casa dell'autore, per Pietro Marinelli, 1606 - Frontespizio.

Il compasso geometrico e militare (da Opere di Galileo Galilei, Bologna, per gli heredi del Dozza, 1656).

Compasso geometrico e militare di Giovanni Maccari, 1676 (Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze).

Galileo Galilei, Difesa contro alle calunnie et imposture di Baldessar Capra, in Venetia, presso Tomaso Baglioni, 1607 - Frontespizio.

La villa medicea di Artimino incisa da Giuseppe Zocchi (Giuseppe Zocchi, Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana, Firenze, appresso Giuseppe Allegrini, stampatore in Rame, 1744).

Ritratto di Galileo Galilei. Olio su tela di Domenico Tintoretto, 1605-1606.