Fu realizzato dal 1920 al 1922 dall'ingegnere Vincenzo Douglas Scotti, discendente da un'antica casata scozzese e direttore del laminatoio di Mammiano Basso della Società Metallurgica Italiana (SMI, ora Europa Metalli) di Campo Tizzoro. L'opera destò notevole ammirazione dal punto di vista della tecnica ingegneristica e il progettista ottenne congratulazioni anche dall'estero. Il ponte si presenta con cavi d'acciaio ancorati con massicce catene a basi di calcestruzzo e tavole ferrate con reti metalliche. Alto circa 35 metri nel suo punto maggiore e lungo 212,4 metri, costituisce uno dei ponti sospesi pedonali più lunghi del mondo.

Le motivazioni che portarono alla sua costruzione sono legate alle vicende dell'industria del ferro. Esso, infatti, permetteva agli operai di Popiglio di abbreviare il lungo percorso per arrivare alle ferriere dell'opposta vallata, evitando anche di oltrepassare il torrente. Oggi è frequentata meta turistica e oggetto di divertimento per la notevole altezza sul torrente, per le lievi oscillazioni e per la passerella, larga poco meno di un metro e costituita da una griglia di ferro, che dà l'impressione di "essere sospesi nel vuoto".