Nel suo schema classico, il microscopio è costituito da 3 elementi ottici: l’obiettivo, l’oculare e la lente di campo.
L’obiettivo raccoglie la luce diffusa dall’oggetto e forma un’immagine intermedia. Questa immagine è ingrandita rispetto all’oggetto e contiene i dettagli da osservare.
L’oculare serve come lente d’ingrandimento, per aiutare l’occhio a vedere l’immagine intermedia prodotta dall’obiettivo. (Fig. 1)
Con queste due sole lenti – l’obiettivo e l’oculare – già il microscopio svolge le sue funzioni. Resta però un problema: parte dei raggi provenienti dalle regioni periferiche dell’oggetto (il “campo” da osservare) si perde, non intercettato dalla lente oculare o dalla pupilla dell’occhio. Il campo utile risulta troppo piccolo e non bene illuminato. (Fig. 2)
La lente di campo ha la funzione di correggere questo problema, deviando i raggi in modo che siano tutti intercettati dalla lente oculare ed entrino nella pupilla dell’occhio. (Fig. 3)