La Casa dei Cervi, con i suoi 1100 metri quadrati di superficie, costituisce un ottimo esempio di residenza di lusso nel variegato panorama dell’architettura domestica ercolanese.
Nella vasta area sistemata a giardino, delimitata da un criptoportico, si rinvennero nel 1930 i pregiati elementi dell’arredo scultoreo in marmo. Le statue erano disposte su due file parallele inquadranti il vialetto che attraversava il giardino: il Satiro con otre sulla spalla e il Cervo assalito da quattro levrieri sul lato ovest, mentre l’Ercole ebbro e un secondo Cervo sul lato opposto. Statuette raffiguranti Ercole o satiri erano diffuse come ornamento di giardini o elementi di fontane; i due gruppi con cervi alludono alla caccia, esprimendo la volontà del committente di riprodurre all’interno della propria dimora l’atmosfera di un ambiente silvestre.