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3.A.c - Gli horti di Sallustio

A partire dal 40 a.C. presero forma, in un angolo del suburbio romano compreso fra il Quirinale e il Pincio, gli Horti Sallustiani, forse il più celebre fra i grandi parchi di Roma antica. Nati per volontà dello storico G. Sallustio Crispo, che qui si ritirò disgustato dalla vita politica, gli Horti furono lasciati in eredità a Tiberio nel 21 d.C. e rimasero di proprietà imperiale sino al V secolo.

Un così lungo periodo di vita portò a un continuo aggiornamento dell’apparato decorativo e statuario che spiega l’eccezionale abbondanza dei rinvenimenti scultorei riscontrata nell’area di questi giardini. Cuore del parco era una stretta valle, oggi completamente interrata in seguito agli interventi edilizi del XIX secolo, chiusa su un lato da un grandioso edificio residenziale articolato su tre piani, i cui resti, risalenti agli inizi II secolo d.C., sono visibili nell’odierna Piazza Sallustio.


  Anfore   Veduta degli Horti Sallustiani
 
 
 
Anfore
Argilla, seconda metà I sec. d.C.
Roma, Horti Sallustiani
Soprintendenza Archeologica di Roma (invv. 519389, 519390, 519391, 519394)

In un'area in antico compresa negli Horti Sallustiani sono state di recente rinvenute due fosse, al cui interno erano poste anfore impilate l'una sull'altra a formare colonne di oltre 7 metri. Questa struttura serviva a favorire il drenaggio del terreno ed era, probabilmente, parte del complesso sistema idraulico di irrigazione dei giardini.


 
 
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