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3.B.a - Le piante dei giardini pompeiani

Nei viridari, dei quali č stato possibile ricostruire la vegetazione attraverso lo studio di ritrovamenti vegetali quali pollini, semi e legni, erano coltivate piante utili e ‘ornamentali’: piccoli alberi da frutta, ginepri, viti per ombreggiare i triclini, arbusti di rose, edere, mirti, bossi e viburni, oltre a piante erbacee annuali e perenni, come le licnidi, i cerasti, le artemisie, le malve.

Ciascuna di queste specie aveva molteplici utilizzi nella vita quotidiana: alcune venivano infatti impiegate nelle cerimonie rituali, come rose, cerasti e licnidi, mentre altre, tra cui mirti, malve e ginepri, erano utili alla farmacia di casa.

I prati erano costituiti da un gran numero di specie spontanee, tra le quali prevalevano le Graminaceae e le Leguminosae.


  Anthemis sp.   Arbutus unedo   Aster amellus   Calystegia sylvestris   Chrysanthemum segetum   Laurus nobilis   Lilium candidum   Nerium oleander   Papaver somniferum   Phoenix dactylyphera   Platanus orientalis, Columba palumbus,Pica pica, Passer ital.   Polygonatum multiflorum   Rosa centifolia, Luscinia megarhyncha   Rosa versicolor   Viburnum tinus, Oriolus oriolus   Vinca sp.   Chrysanthemum segetum   Nelumbo nucifera   Vinca sp.
 
 
 


 
 
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