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4.B - Il viridario della Casa dei Pittori al Lavoro

Questo giardino costituisce il primo esempio di spazio verde ricostruito in tutte le sue parti mediante un complesso studio relativo all’antico piano di campagna e ai reperti vegetali in esso rinvenuti.

Le aiuole, ripartite simmetricamente da vialetti in terra battuta, erano delimitate da una recinzione di cannucce intrecciate due a due e sostenute da canne più grandi, a ridosso delle quali erano coltivate Lychnis coronaria e Cerastium, i cui fiori venivano utilizzati nella composizione di corone rituali. Piante di Artemisia, probabilmente abrotano o assenzio, occupavano le aiuole periferiche non recintate.

La simmetria delle aiuole era sottolineata dall’alternanza di cespugli di rose e di ginepro, mentre il muro di fondo era mascherato con festoni di viti e lungo le canalette crescevano cespugli di polipodio. Tutte le piante presenti erano utilizzate anche a fini terapeutici: ciò conferma la consuetudine del tempo di utilizzare piante utili anche per scopi scenografici.


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