Matematico, medico, astronomo e ingegnere al servizio della Serenissima, Bernardino Zendrini era originario di Saviore dell'Adamello. A lui si deve la sostituzione, attorno al 1738, dei deboli argini di palafitte e sassi, eretti per proteggere la laguna di Venezia dalle mareggiate, con i celebri "murazzi", barriere costruite lungo il litorale tra Pellestrina e il porto di Chioggia con blocchi di pietra d'Istria cementati con malta idraulica di pozzolana. Pochi anni prima Zendrini si era anche occupato della bonifica dell'area viareggina, allora dominata dal Lago di Massaciuccoli, proponendo nel 1735 la costruzione di una fabbrica di cateratte a porte mobili che, dividendo l'acqua dolce proveniente dal lago da quella salata del mare, riuscirono in parte a risanare l'area circostante. Di questi lavori rimane memoria nelle sua relazione All'illustrissimo Uficio della foce di Viareggio relazione, che concerne il miglioramento dell'aria e la riforma di quel porto, con una appendice intorno gli effetti delle macchie, per rapporto all'alterazione dell'aria (1736).