Camillo Porlezza
Originario di Bergamo, conseguì, presso l'Università di Pisa, la laurea in Chimica (1908) e la laurea in Farmacia (1917). Allievo di Raffaello Nasini (1854-1931) e assistente nell’Istituto di Chimica generale di Pisa dal 1908, ottenne la libera docenza nel 1913. Durante la Prima Guerra Mondiale si distinse, in qualità di addetto all'Ufficio invenzioni e ricerche del Ministero per le armi e munizioni, nell'individuazione di elementi radioattivi nei minerali italiani. In particolare, le scoperte effettuate nella valle di Lurisia, in Piemonte, gli valsero l'incarico di accompagnare il premio Nobel Marie Curie durante la sua missione in Italia (1918) alla ricerca di minerali uraniferi come l'autunite. Nel 1925 Porlezza vinse il concorso alla cattedra di Chimica generale dell’Accademia navale di Livorno, e successivamente quello di Chimica farmaceutica a Cagliari, fino ad ottenere, nel 1929, la cattedra di Chimica generale all'Università di Pisa, a cui affiancherà, dal 1935, l'insegnamento di Chimica fisica dello stesso Ateneo. Recatosi ad insegnare Chimica fisica e Chimica superiore all’Università di Rio de Janeiro in Brasile dal 1939 al 1942, riprese i suoi corsi a Pisa fino al 1960, anno in cui fu collocato a riposo. La sua attività scientifica in campo chimico è testimoniata da più di 100 lavori pubblicati dagli inizi del Novecento fin oltre la metà del secolo, tra cui si ricordano le numerose indagini chimico-fisiche sulle acque termali italiane e gli importanti contributi alle analisi spettrografiche di minerali e rocce.
Data aggiornamento 12/feb/2008