Carlo Reishammer
Nato a Firenze, dove frequentò l’Accademia di Belle Arti, nel 1828 si occupò della sistemazione del nucleo originario del Cimitero dei Protestanti (oggi noto come Cimitero degli Inglesi). Nel 1834 sposò una figlia di Alessandro Manetti, direttore del “Corpo degli Ingegneri d’Acque e Strade”, presso il quale prese servizio. Dal 1841 al 1849 assunse l’incarico di “Commissario regio per l’immediata vigilanza sulla esecuzione della Strada a Rotaje di ferro da Firenze a Livorno” e, dal 1850 al 1859, quello di “Commissario Regio delle strade ferrate” di Toscana per conto della nuova “Direzione Generale dei Lavori di Acque e Strade e delle Fabbriche Civili dello Stato”. Collaborò con il suocero a diverse opere tra cui le bonifiche della Maremma. Il suo interesse per l’architettura del ferro lo fece diventare l’architetto toscano che maggiormente impiegava i nuovi elementi architettonici prodotti in serie dalle Fonderie di Follonica. L’opera manifesto della nuova poetica fu la chiesa di San Leopoldo di Follonica costruita tra il 1834 e il 1840. Tra il 1835 e il 1845 realizzò gli elementi in ghisa delle Barriere della Cinta Daziaria di Livorno, realizzata dal suocero, Alessandro Manetti. Si occupò anche della progettazione di ponti sospesi a catene di ferro come quello sul fiume Ombrone del 1844 nell’ambito delle bonifiche maremmane. Per la Fonderia di Follonica progettò e realizzò il cancello d’ingresso in ferro fuso costituito da un monumentale arco di trionfo.
Data aggiornamento 28/feb/2008