Carlo Roberto Dati
Nobile fiorentino, fu discepolo di Galileo (1564-1642) e frequentò in gioventù Evangelista Torricelli (1608-1647). Ebbe rapporti di amicizia con Lorenzo Magalotti (1637-1712) e con Francesco Redi (1626-1697). Quest'ultimo gli dedicò le Esperienze intorno alla generazione degl'insetti (Firenze, 1668). Partecipò attivamente alle riunioni dell'Accademia del Cimento, della quale fu uno dei fondatori. Segretario dell'Accademia della Crusca, promosse la terza edizione del Vocabolario (che sarebbe uscita nel 1691) e scrisse un Discorso dell'obbligo di ben parlare la propria lingua (1657) in cui sosteneva rigidamente il primato fiorentino. Lasciò numerosi opuscoli scientifici, tra i quali è da ricordare la Lettera ai Filaleti della vera storia della cicloide e della famosissima esperienza dell'argento vivo (Firenze, 1663), scritta sotto lo pseudonimo di Timauro Antiate. Nella Lettera rivendicava la priorità toscana - e dunque medicea - nella corretta interpretazione dell'esperimento torricelliano del 1644 sulle cui implicazioni si era accesa una vivacissima discussione in tutta Europa. Pubblicò anche molte opere storiche, politiche, letterarie, tra le quali le interessanti Vite de' pittori antichi (1667) dedicate a Luigi XIV (1638-1715).
Data aggiornamento 15/set/2010