Domenico Vandelli
Matematico, naturalista e cartografo modenese, studiò presso i Gesuiti e in seguito all'Università di Modena. Al ritorno da un viaggio che lo aveva portato nei più importanti centri culturali europei dell'epoca, Vandelli ottenne la cattedra di Matematica dell'Università di Modena e nel 1738 fu nominato da Francesco III d'Este "matematico, geografo e antiquario" di corte. In seguito all'unificazione del Ducato di Modena con quello di Massa, Vandelli si vide commissionare il progetto di una strada che avrebbe dovuto unire i due domini attraverso l'Appennino e le Alpi Apuane. Conosciuta come "Via Vandelli", la strada fu terminata dopo più di 10 anni, nel 1751. I avori di rilevamento necessari per il compimento dell'impresa e le ricognizioni effettuate lungo tutto il territorio dell'Emilia Romagna permisero a Vandelli di redigere con estrema accuratezza una Carta del modenese e la Carta degli Stati del serenissimo signor duca di Modena, considerata ancor oggi una delle migliori carte del secolo XVIII. Tra le opere di carattere naturalistico si ricordano, inoltre, un Saggio d'istoria naturale del Lago di Como, della Valsasina e altri luoghi lombardi (1763) e alcuni trattati sulle acque curative di Pavia e del modenese.
Data aggiornamento 30/gen/2008