Giuseppe Barellai
Nonostante i modesti natali, il fiorentino Giuseppe Barellai riuscì a completare, nel 1834, gli studi universitari di medicina e chirurgia presso l’Ateneo pisano. Dimessosi dalla carica di medico aggiunto di Corte a causa delle sue simpatie liberali, divenne maestro di turno presso l’Ospedale di Santa Maria Novella a Firenze. I suoi ideali lo condussero a prendere parte alla battaglia di Curtatone e Montanara (1848), nella quale fu catturato dagli austriaci che lo trattennero per qualche tempo nella fortezza di Theresienstad in Boemia. Negli anni Cinquanta dell’Ottocento Barellai si dedicò con particolare attenzione alle forme tubercolari giovanili, giungendo a definire una chiara profilassi preventiva basata sulla frequentazione delle colonia marine. Il suo merito più grande fu quello di aver promosso un'attività di prevenzione medica rivolta a tutti gli strati della popolazione ed è proprio a tale coscienza sociale che si deve la nascita, per sua iniziativa, del primo ospizio marino della città di Firenze a Viareggio nel 1856. I risultati dei suoi esperimenti furono divulgati in saggi, come Gli ospizi marini d’Italia (1867), e in articoli che trovarono ampia eco anche all’estero, determinando la fortuna delle cure marine alle quali, negli anni Ottanta dell’Ottocento, si affidavano in Italia oltre 50.000 fanciulli.
Data aggiornamento 22/feb/2008