Guido Grandi
Matematico nativo di Cremona, entrò nell'ordine camaldolese presso il monastero di S. Apollinare in Classe di Ravenna all'età di 16 anni. Nel 1693 si trasferì a Roma e in seguito a Firenze, dove poté coltivare, oltre agli studi teologici, anche quelli di matematica e geometria. Professore di filosofia e matematica sotto il Granduca Cosimo III de' Medici, fu eletto membro della Royal Society nel 1709. Nel 1714 ottenne la cattedra di Matematica all'Università di Pisa. Autore di numerose opere di geometria, fu tra i divulgatori, in Italia, dei fondamenti del calcolo infinitesimale moderno secondo i nuovi metodi introdotti da Gottfried Leibniz (1646-1716) e Isaac Newton (1642-1727). Tra le sue opere si ricordano De infinitis infinitorum et infinite parvorum ordinibus (1710), i Flores geometrici ex Rhodonearum, et cloeliarum Curvarum descriptione resultantes (1728) e gli Elementi geometrici piani e solidi di Euclide (1740).
Data aggiornamento 12/feb/2008