Mario Tobino
Nato a Viareggio, Mario Tobino si laureò in Medicina presso l’Università di Bologna nel 1936. Seguì la specializzazione in Neurologia, Psichiatria e Medicina Legale. Lavorò in vari ospedali psichiatrici, ma il suo nome è legato a Maggiano, l'ex manicomio di Fregionaia presso Lucca, dove lavorò dal 1942 al 1980 e dove ha sempre abitato. Fin dall'inizio la sua attività si caratterizzò per lo straordinario intreccio di letteratura e psichiatria, di cui sono testimonianza molte sue opere, fra le quali ricordiamo i due romanzi Le libere donne di Magliano (Firenze, 1953) e Per le antiche scale (Milano, 1972). Più che opera "scientifica", egli compì una sorta di trasfigurazione letteraria della follia, contribuendo peraltro in maniera sostanziale alla divulgazione e alla conseguente sensibilizzazione delle problematiche associate alla sofferenza mentale già a partire dagli anni Cinquanta del Novecento. Ne Gli ultimi giorni di Magliano (Milano, 1982), lo scrittore-psichiatra viareggino si espresse con severità contro la “nuova psichiatria” e la Legge n. 180 del 1978, ispirata alle concezioni di Franco Basaglia (1924-1980). È morto l’11 dicembre 1991 ad Agrigento, dove si era recato come ospite del Premio Pirandello.
Data aggiornamento 28/feb/2008