Nicholas Claude Fabri de Peiresc
Nacque a Beaugensier in Provenza di famiglia originaria di Pisa il 1° dicembre 1580. Compiuti ad Aix gli studî che con la guida dei Gesuiti aveva incominciati in Avignone, si recò a Padova dove visse per qualche tempo nella intimità dei più cospicui personaggi della città e di Venezia. Ritornato in patria, dopo aver trascorso qualche tempo a Parigi si recò in Inghilterra ed in Olanda, stringendo dappertutto relazioni letterarie, ch’egli seppe poi mantenere con uno dei carteggi più maravigliosi del suo tempo. Eletto consigliere al parlamento di Aix, fece della sua casa ospitalissima (aveva splendidamente accolto anche il card. Francesco Barberini, reduce dalla sua legazione di Francia nel 1625) un centro di corrispondenza, che oltre l’Europa abbracciava il Levante, gli Stati barbareschi e financo la Mongolia, e un museo che insieme raccoglieva libri rari, manoscritti, strumenti, oggetti d’arte, medaglie, monete, piante ed animali. Nulla o quasi nulla egli diede alle stampe, ma giovò straordinariamente agli studî come patrono, mecenate e propagatore, tanto da meritare il titolo di "procuratore generale della letteratura". Morì ad Aix il 24 giugno 1637.
Le opere di Galileo Galilei, edizione nazionale a cura di Antonio Favaro, Firenze, Barbèra, 1899-1909, vol. XX, Indice biografico, ad v.
Data aggiornamento 24/gen/2008