Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti
L'Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti trasse origine dall'Accademia degli Oscuri, un'adunanza prevalentemente letteraria, fondata a Lucca nella seconda metà del Cinquecento da Giovan Lorenzo Malpigli sul modello dell'Accademia degli Intronati di Siena. «Ma – scrive Vincenzo Torselli – nel 1755, conservati gli esercizi dell'eloquenza e della poesia, [...] statuirono di occuparsi nelle scienze fisiche, e nell'illustrazione della patria storia. [...] L'Accademia degli Oscuri vagò lungamente or qua or là, ricevuta ne' palazzi di que' nobili cui più stava a cuore la sua conservazione, né ebbe ferma stanza se non dopo il 1780 nella maggior sala del già monistero di S. Frediano, per questo fine ammodernata, e a più comoda e conveniente forma ridotta».
Nel 1805, sotto il governo di Felice Baciocchi e di Elisa Bonaparte, all'Accademia degli Oscuri subentrò l'Accademia Napoleone. La nuova adunanza ebbe breve durata (1805-1814), ma fu molto attiva nelle scienze e nella storia patria. Lo Statuto prevedeva che l'Accademia fosse articolata in due classi: Classe delle Scienze e Classe delle Belle Lettere e Belle Arti. Come indicato nello Statuto accademico, «la Classe delle Scienze è incaricata di raccogliere tutte le nuove scoperte. Essa si occupa dei mezzi, onde lo Stato profitti di quelle, che possono contribuire alla sua prosperità. Corrisponde con le Società scientifiche. Essa sarà composta di 16 membri, scelti tra gli uomini dotati di cognizioni distinte in alcuna delle scienze Matematiche e Fisiche». In realtà il progetto originario fu ridotto e le due classi furono riunite. Nel campo scientifico l'Accademia, pur non raggiungendo tutti gli ambiziosi obiettivi prefissati, poté registrare tra i soci corrispondenti scienziati di grande valore, come i matematici Joseph-Louis Lagrange e Gaspard Monge, l'astronomo matematico e fisico Pierre-Simon de Laplace, l'astronomo Giuseppe Piazzi, i fisici Alessandro Volta e Jean-Baptiste Biot, il chimico Claude-Louis Berthollet, i naturalisti Paolo Mascagni, Giovanni Fabbroni, Alexander Humboldt ed altri ancora.
Con la Restaurazione, l'Accademia riprese l'antico nome e successivamente, con la Duchessa Maria Luisa di Borbone, fu denominata "Reale Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti". Negli anni seguenti l'istituzione svolse un'intensa attività culturale, soprattutto nell'ambito degli studi di storia patria. Oggi si compone di tre classi (scienze morali; scienze fisiche, matematiche e naturali; arti) e – come recita lo statuto – «si propone di cooperare all'incremento delle scienze, delle lettere e delle arti con speciale riguardo alla regione Lucchese e alla sua storia». L'Accademia ha oggi sede nello straordinario complesso di Palazzo Ducale, mentre la sua biblioteca è in deposito presso la Biblioteca Statale di Lucca.
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Scheda a cura di Graziano Magrini
Data aggiornamento 20/feb/2008