Acquedotto Mediceo di Asciano
Il progetto di un acquedotto in grado di rifornire la città di Pisa della benefica acqua dei Monti Pisani fu voluto da Cosimo I de' Medici. Si deve tuttavia al Granduca Ferdinando I la costruzione del lungo acquedotto che dal Bottino di San Rocco nella valle delle Fonti arriva sino alle mura di Pisa.
Iniziato nel 1592 su disegno dell'architetto Raffaello di Zanobi di Pagno, a cui successe il senese Andrea Sandrini, comprendeva più di 900 archi e si snodava su un percorso di 6 chilometri. Nel trattato Dei Bagni di Pisa del 1597, il celebre medico Girolamo Mercuriale considerava l'acquedotto di Asciano tra «le opere quasi divine di Ferdinando I». E l'incisore lorenese Jacques Callot raffigurava la Visita di Ferdinando I ad Asciano in un'incisione eseguita nel secondo decennio del Seicento, documentando il diretto interessamento del Granduca ai lavori.
Oggi, l'acquedotto si staglia nella campagna fra Asciano e Pisa e, in molti tratti, si può percorrere un suggestivo percorso pedonale e ciclabile.
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Scheda a cura di Alessandro Tosi
Data aggiornamento 14/gen/2008