Il nucleo originario della Biblioteca risale al 1473 quando, grazie alla donazione del cardinale Niccolò Forteguerri, fu istituita la scuola della Sapienza. Dopo l'apertura al pubblico della scuola nel 1696, un motuproprio granducale impose al Comune di finanziarne la biblioteca. Nel 1730, al patrimonio della biblioteca si aggiunsero 30 dei 110 manoscritti lasciati al Comune nel 1458 da Sozomeno (Zomino di ser Bonifazio), che oggi ne costituiscono il fondo più antico.

Ospitata nel Palazzo della Sapienza, la Biblioteca vanta un considerevole patrimonio librario, incrementato nei secoli da acquisti, donazioni e, dal 1933, dal diritto di deposito degli stampati, che hanno contribuito a delineare il carattere di biblioteca storica che la Forteguerriana possiede tuttora. Attualmente il fondo bibliotecario conta circa 300.000 monografie, oltre 1000 manoscritti, 3000 cinquecentine, 2790 fogli diversi, 126 incunaboli e 300 periodici. Tra le raccolte più importanti compaiono, accanto ai numerosi manoscritti e cinquecentine e al ricco patrimonio di volumi di storia locale, i codici etiopici e le carte dell'Accademia Pistoiese di Scienze Lettere ed Arti.