Cave di Marmo del Monte Altissimo
Una delle vette più elevate del territorio di Seravezza è quella del monte Altissimo, lungo le cui pendici si aprono le celeberrime cave di marmo. Si deve a Michelangelo Buonarroti il merito di aver "valorizzato" queste cave, allorché nel 1517 si recò da Carrara a Seravezza "per tentare di cavare da quei monti i marmi per la facciata di S. Lorenzo di Firenze". Come scrive il carrarino Emanuele Repetti, lo sfruttamento delle cave di Seravezza ebbe inizio proprio nel 1517, con l'escavazione della cava utilizzata da Michelangelo, detta della Cappella o Falcovaja, che, fra le numerose cave del monte, offre il marmo più fine e più candido. Accanto alle cave di marmo della Cappella furono in seguito attivate quelle del Vasajone, della Polla, del Trambiserra e della Vincarella.
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Scheda a cura di Anna Toscano
Data aggiornamento 08/gen/2008